Metodo di Studio Efficace: 6 Regole per Svilupparlo
Fonte: https://www.gliaudacidellamemoria.com/metodo-di-studio-efficace/
Sviluppare un metodo di studio efficace non è scontato, tanto più in un sistema scolastico che si dimentica quasi sempre di insegnare ad imparare.
E così, soprattutto dopo le scuole superiori, studiare per molti diventa davvero difficile.
Questo, una volta, non era un problema: a 20 – 25 anni si era già imparato quasi tutto ciò che c’era da sapere.
Oggi invece, le novità tecniche, sociali e organizzative si susseguono ad un ritmo così rapido che bisogna studiare, letteralmente, per tutta la vita.
La maggior parte della gente si ritrova così, prima all’università, e poi su lavoro, ad arrancare e faticare sui libri.
C’è però un ristretto numero di persone che, invece, non solo se la cavano con disinvoltura, ma addirittura sono contente di dover studiare di più.
Si tratta di quelli che hanno sviluppato un metodo di studio efficace.
Lascia che ti spieghi come puoi fartene uno su misura anche tu.
Esiste un metodo di studio efficace per tutti?
Lo studio è una delle attività più varie che esistano, perché influenzato da:
- Stile di apprendimento dello studente
- Tipo di materia
- Fonti dalle quali si apprende
- Tempo a disposizione
- Scopo per cui si studia
- Presenza o meno di esami
- Modalità con cui essi avvengono
Per questa ragione, un metodo di studio efficace può essere paragonato a una dieta: non ne esiste una che vada bene per tutte le occasioni.
C’è infatti chi è in gran forma e chi è sovrappeso di 30 kg, chi ha 50 anni e chi ne ha 20, chi non si muove mai dall’ufficio e chi si sta allenando per la maratona, chi è sano come un pesce e chi invece ha delle pre-condizioni di cui tenere conto …
E’ impossibile dunque che tutte queste diverse esigenze e situazioni siano esaurite da una unica soluzione.
Ciò che però si può fare, nelle diete come nello studio, è stabilire alcuni principi “sani” che, in generale, funzionano.
Quelli che stiamo per vedere sono, dunque, proprio i 6 principi di un metodo di studio efficace.
Pochi e semplici concetti fondamentali, ognuno con una sua funzione e una sua logica profonda, che saranno il punto da cui potrai partire per ottenere qualunque obiettivo vorrai.
1. Organizza tempo ed energie.
Ciò che conta non è la volontà di vincere, quella ce l’hanno tutti. Ciò che conta è la volontà di prepararsi a vincere Tony Jeary
Perché tanti studenti, anche molto bravi alle superiori, faticano poi così tanto all’università?
Perché è così difficile studiare e lavorare allo stesso tempo (non parliamo poi di studiare, lavorare e avere una famiglia)?
Perché, quando si studia per un esame o si preparano una presentazione o un concorso, si è cronicamente in ritardo?
Il fatto è che, in mancanza di qualcuno che dia il ritmo (come invece capita per esempio nella scuola dell’obbligo), la maggior parte delle persone:
- Cede alla tendenza naturale alla procrastinazione, che è il nemico numero 1 dei risultati.
- Non fa piani accurati, né di breve né di medio né di lungo termine
Il primo passo di un metodo di studio efficace è, quindi, fare un buon piano di studio, che spazi da quello che farai nei prossimi 6 mesi a come organizzerai la tua giornata di domani.
Per farlo, hai un intero armamentario di strumenti a disposizione, come per esempio:
- Le tecnica di Ivy lee
- Le to do list
- Il diario di bordo
- La tecnica del pomodoro
… e molti altri ancora.
Scegline alcuni, mettiti a pianificare, e poi controlla il tuo piano tutti i giorni.
In questa maniera le tue previsioni diventeranno più accurate e ti sarà più facile resistere alla tentazione quotidiana di rimandare.
2. Scegli il materiale didattico giusto
E’ una estensione del principio, valido anche nella vita, per cui fissato un obiettivo bisogna perseguirlo con strumenti adeguati.
E quindi un metodo di studio efficace non può che cominciare con la scelta di materiale didattico efficace.
Immagina per assurdo di studiare biologia su un libro vecchio di 20 anni.
O di avere fotocopiato per sbaglio gli appunti del professore sbagliato.
O di preparare un test di matematica da liceo su un libro universitario.
O, all’inverso, di cercare di passare l’esame di chimica farmaceutica studiando sul tuo libro di biologia delle medie.
Se commetti questo tipo di errori, i risultati che otterrai non potranno che essere deludenti anche quando studi moltissimo.
Uno studente di medicina mi ha raccontato che, dopo aver faticato 2 mesi su un libro di Radiologia, edizione americana ultimo modello, aveva ottenuto all’esame risultati peggiori dei compagni che si erano limitati a studiare sugli appunti del professore.
Si era impegnato al massimo ma non aveva raggiunto il suo obiettivo, semplicemente perché non aveva scelto uno strumento adeguato.
Prima di metterti a studiare dedica quindi del tempo a capire su che materiale e in che maniera ti conviene farlo.
3. Processa velocemente quello che studi per la prima volta
Molti studenti escono dalla fase iniziale dello studio già in clamoroso ritardo, ritrovandosi a ridosso dell’esame o del concorso che hanno appena finito di leggere il libro la prima volta.
La ragione?
Non hanno chiaro il fatto che ogni fase dello studio ha dei suoi obiettivi specifici, e così si perdono da subito in attività che invece dovrebbero lasciare per dopo.
Quando metti per la prima volta la testa sul materiale che devi preparare, il tuo obiettivo non deve essere studiarlo a fondo ma processarlo il più velocemente possibile. .
In questa maniera ti costruisci quella che gli inglesi chiamano la “bigger picture”, ovvero la visione di insieme di quello che dovrai sapere.
Pensa a quando fai un puzzle: se non conosci l’immagine che devi riprodurre ti sarà difficilissimo connettere fra loro tutte le tesserine.
La stessa cosa capita con quello che studi: prima di scendere nei particolari devi farti una idea generale.
Quando stai studiando qualcosa di nuovo, è come se stessi per inoltrarti in un territorio inesplorato: orientarti è molto difficile se non hai una mappa del percorso.
Processare il materiale velocemente è come se, prima di addentrarti a piedi in un territorio che non conosci, tu lo sorvolassi in aereo.
Certamente non potrai cogliere tutti dettagli, ma vedrai quanto è esteso, quali sono i suoi confini, quali presumibilmente i punti più difficili e quali quelli più facili ….
E ti verrà quindi più semplice percorrerlo..
In questa fase dello studio ti saranno particolarmente utile tecniche come la lettura veloce e lo skimming.
La vera differenza la farà però la mentalità con cui studi: dovrai infatti controllare il perfezionismo e la paura di sbagliare, che sono le due ragioni per le quali ci si attarda sulle cose anche quando non è il caso.
4. Impara per prima cosa i concetti
Prima di addentrarti nella memorizzazione dei dettagli, e dopo aver processato il materiale una prima volta, dovrai rileggerlo sincerandoti di aver capito la parte concettuale.
Passare infatti alla fase di memorizzazione intensiva senza aver digerito la parte concettuale è una gran perdita di tempo.
Sul social network reddit c’è una sezione che mi piace moltissimo e che si chiama “explain like I’m 5”, cioè spiegamelo come se fossi un bambino di 5 anni.
E l’idea è esattamente questa: hai capito veramente una cosa solo quando sei in grado di spiegarla in maniera così semplice e chiara che anche un bambino di 5 anni è in grado di capirti.
Puoi anche utilizzare mappe concettuali, mappe mentali e schemi a cascata.
Sono strumenti che hanno il pregio di aiutarti sia a capire che a memorizzare, ma richiedono tempo per essere compilati, quindi vanno usati con parsimonia e solo a proposito.
Non ha senso, cioè, schematizzare o fare la mappa di ogni cosa che studi, così come non ha senso utilizzare in contemporanea mappe e schemi per uno stesso argomento.
5. Memorizza i dettagli (ma solo quelli utili) con strategie avanzate
Nelle due fasi precedenti del tuo metodo di studio efficace, hai processato il materiale e lo hai concettualizzato.
Nel farlo, avrai anche memorizzato in maniera naturale molte cose.
Probabilmente non abbastanza per passare il tuo esame o concorso, soprattutto se si tratta di uno di quelli ad alto contenuto mnemonico.
Se non altro però hai già acquisito l’ossatura concettuale della materia, e hai chiaro che cosa e quanto dovrai memorizzare.
Questo ti permette di:
- Pianificare meglio il lavoro successivo
- Focalizzarti su ciò che è davvero importante.
A questo punto ti tocca fare la vera e propria memorizzazione intenzionale
Sottolineare a 6 colori, fare schemi, ripetere 200 volte, son tutte strategie che probabilmente già conosci e utilizzi.
Ti aiutano a memorizzare e sono semplici da eseguire, ma non sono certo ideali in un metodo di studio efficace, perché sono tecniche lente, faticose, e con le quali è facile distrarsi.
All’estremo opposto, ci sono le tecniche di memoria: molto veloci e potenti, ma anche molto complicate da utilizzare davvero nello studio.
Fra esse trovi, per esempio, il metodo dei loci, la conversione fonetica, gli schedari alfanumerici, i palazzi della memoria.
Proprio perché le conosco e utilizzo da anni, in generale le consiglio solo a chi ha tanto tempo e la motivazione sufficiente per impararle.
Sono fantastiche, ma hanno un curva di apprendimento abbastanza ripida.
In mezzo a questi due estremi ci sono poi quelle tecniche che hanno un buon equilibrio fra rendimento e semplicità di utilizzo, e sono quindi ideali in un metodo di studio efficace:
- la ripetizione spaziata o SRS (meglio se con software o app)
- il richiamo attivo
- la visualizzazione, che potrà farti poi da base se vorrai imparare le tecniche di memoria vere e proprie.
6. Preparati PER l’esame
Con quel “PER” che vedi maiuscolo nel titoletto, voglio enfatizzare che un metodo di studio efficace non si limita a farti imparare, ma ti prepara specificatamente per il tipo di performance che dovrai fare.
E’ veramente frustrante quando si ha una performance inferiore rispetto allo sforzo che si è fatto e a quello che si sa.
Eppure, non solo capita qualche volta a tutti, ma ci sono persone che, continuamente, non rendono quanto potrebbero.
Magari hanno un metodo di studio efficace per studiare, ma quando arriva il momento di mostrare quello che hanno imparato, vanno nel pallone.
Per questo motivo, un metodo di studio efficace deve completarsi con strategie che ti permettano di rendere al massimo nel tipo di esame che sosterrai.
E’ scritto o orale? Quanto dura? E’ a risposte aperte o chiuse? E’ al PC o su carta? Avrai a disposizione matite, calcolatrici, o altri strumenti? Dovrai superare un limite minimo oppure verrai messo in una graduatoria?
Rispondere a queste domande ti permetterà, fin dai primi giorni, di fare delle simulazioni realistiche dell’esame.
Così:
- capirai i tuoi punti deboli
- ti potrai preparare sugli elementi critici
- ti desensibilizzerai all’ansia
Di grande importanza è, sempre, esercitarti a ripetere il materiale in maniera random, proprio come avviene agli esami.
Molti studenti tendono a ripetere partendo da pagina 1 e andando fino alla fine, cosa che può andare bene per le prima ripetizioni.
Poi però, devi assolutamente passare alla ripetizione degli argomenti in ordine casuale. Per esempio:
- metti in un sacchetto una quarantina di possibili domande (le più difficili, non le più facili), e poi estrai e rispondi
- apri una pagina del libro, e partendo da quell’argomento cerca di parlare più che puoi mentre fai più collegamenti possibili con altre parti del materiale
- alterna risposte di dettaglio e risposte concettuali, discorsi approfonditi e riassunti schematici, parti scritte e parti verbali.
In questa maniera ti annoierai meno, manterrai più alta la concentrazione, e ti sentirai davvero pronto per qualunque evenienza, e quindi più sicuro di te.
Metodo di studio efficace: taglialo a tua misura
Ecco che abbiamo terminato di vedere insieme i 6 sani principi che sono alla base di un metodo di studio efficace:
- Pianifica a breve e a lungo termine
- Scegli il materiale giusto
- Processalo velocemente per crearti la mappa del percorso
- Impara per prima cosa i concetti
- Memorizza i dettagli con tecniche facili e potenti
- Preparati PER l’esame
Applicali e vedrai che, qualunque cosa tu studi, ti faranno raggiungere dei buoni risultati.
Che cosa potrai fare, a quel punto, per rendere il tuo metodo ancora più efficace?
Dovrai imparare a tagliarlo esattamente a misura delle tue esigenze.
Come abbiamo visto all’inizio infatti, lo studio è una attività che ha moltissime variabili, oggettive e soggettive, e quindi un bravo studente deve essere capace di adattare il suo metodo a tutte queste variabili.
Dimentica quindi l’idea – che invece percepisco in tanti studenti – che si possa studiare davvero meglio applicando in maniera pedissequa una qualche ricetta.
Ed entra nell’ottica, invece, che tu sei il solo che può prendersi la responsabilità di capire dove e come può migliorare il proprio metodo di studio.
In questa maniera la ricerca di un metodo di studio efficace sarà molto più interessante, e soprattutto proficua.