La mindfulness a scuola
Fonte: https://www.unobravo.com/post/la-mindfulness-a-scuola
L’ambiente scolastico accompagna gli studenti per tutto il loro percorso di crescita fino all’età adulta, rappresentando una delle realtà principali in cui si gioca la costruzione della propria personalità e la formazione dei propri significati personali.
Attori principali di questo percorso sono gli insegnanti, il cui benessere lavorativo viene spesso dimenticato con il rischio di condannare questa categoria professionale ad alti livelli di rischio di burnout. Per questo motivo, la scuola è un luogo privilegiato per mettere in atto programmi di promozione della salute e di prevenzione. Uno strumento utile può essere la pratica della mindfulness.
Che cos’è la mindfulness?
La mindfulness è la consapevolezza che emerge nel momento in cui si presta attenzione all’esperienza presente, in modo intenzionale e non giudicante, così da poterla osservare momento per momento. Questo tipo di consapevolezza permette di appropriarsi di ogni istante della propria vita che, indipendentemente dalla sua valenza positiva o negativa, è importante in quanto unico ed irripetibile.
Diversi studi e applicazioni cliniche hanno evidenziato come la pratica della consapevolezza sia associata a diversi benefici significativi tra cui:
- riduzione dell’ansia e dello stress;
- miglioramento delle capacità di regolazione emotiva;
- potenziamento delle capacità attentive;
- riduzione delle ruminazioni mentali;
- miglioramento di un atteggiamento di accettazione, non giudicante e compassionevole verso se stessi e gli altri.
Perché portare la mindfulness a scuola?
La scuola molto spesso può diventare fonte di ansia per gli studenti. È infatti un luogo particolarmente ricco di sfide, sia sul piano dell’apprendimento sia sul piano delle relazioni sociali. Insegnare esercizi di mindfulness per l’ansia, ad esempio, può aiutare a fronteggiare lo stress derivante dal contesto scolastico, che è spesso associato:
- alla richiesta di una buona performance;
- alle aspettative;
- al rapporto con i compagni e a quello con l’insegnante.
Anche per i docenti il lavoro nella scuola può diventare fonte di malessere e stress. Essere un buon insegnante infatti non è affatto facile, perché non dipende solamente dalla quantità di conoscenze acquisite negli anni di studio, ma anche dalla capacità di trasmetterle, di tenere vivo l’interesse degli alunni e di gestire simultaneamente una costante attenzione spartita tra i bisogni della classe e quelli del singolo. Il suo ruolo porta spesso l’insegnante a gestire complicate relazioni sociali che lo trovano nodo comune negli scambi tra alunni, genitori, colleghi e figure istituzionali.
Come portare la mindfulness nelle scuole?
Ci sono tre modalità attraverso le quali i percorsi di mindfulness vengono introdotti nell’ambiente scolastico:
- percorsi di pratica con gli studenti: uno psicologo qualificato guida le classi nell’esercizio della mindfulness. In questo caso il beneficio dell’intervento dipende dall’esperienza diretta con la pratica;
- percorsi di pratica con gli insegnanti: i docenti si fanno così portatori inconsapevoli di una nuova attitudine alla vita, a se stessi e alle relazioni. Ciò porterà in un miglioramento riflesso sulle relazioni con gli studenti e sul clima della classe e agisce come programma di prevenzione dello stress;
- rendere gli insegnanti istruttori di mindfulness dei propri allievi: quest’ultima possibilità combina quelle precedenti, permettendo così l’esperienza diretta alla pratica sia del corpo docenti che dei loro allievi, aumentando i benefici per entrambi.
Quali sono i benefici?
La mindfulness, lavorando sulla focalizzazione dell’attenzione sulle sensazioni corporee e sui propri pensieri ed emozioni, porta i bambini e gli insegnanti ad una maggiore consapevolezza del proprio Sé fisico ed emotivo.
Questo permette di potenziare efficacemente le condizioni d’apprendimento, aumentando le capacità cognitive che lo supportano e migliorando il clima relazionale e il benessere percepito dal gruppo classe. Le ricerche condotte su diversi programmi di mindfulness nelle scuole hanno evidenziato per gli studenti:
- una maggiore consapevolezza emotiva;
- il potenziamento del funzionamento esecutivo e dell’attenzione;
- migliori strategie di coping per la risoluzione dei problemi;
- una diminuzione dell’impulsività e di sintomatologie ansiose e depressive.
Gli insegnanti possono trarre vantaggio dalla mindfulness ottenendo:
- una maggiore capacità di regolazione emotiva;
- un aumento della consapevolezza e di sentimenti di compassione;
- un maggior benessere percepito;
- una diminuzione dello stress e di sintomatologie ansiose e depressive.
Introdurre momenti di consapevolezza nelle scuole aiuta quindi sia studenti che insegnanti nel complesso processo di insegnamento-apprendimento, favorendo un migliore clima di classe e ponendo le basi per scambi relazionali ricchi e fiorenti.